Home » Prima pagina » Confindustria, governo e fondamentali

19 Settembre 2023 ~ 0 Comments

Confindustria, governo e fondamentali

Confindustria è un’associazione governativa, per definizione. Non perché si comporti in modo opportunistico, nei confronti dei governi in carica, di qualsiasi colore politico essi siano, quanto perché rappresenta un soggetto istituzionale (le imprese) che nel nostro ordinamento ha il potere/dovere di decidere gli investimenti.

Da questo punto di vista, Confindustria concorda le politiche industriali ed economiche con i singoli governi, può dissentire, ma è obbligata a costruire intese che abbiano senso non solo per gli associati, rappresentati sindacalmente, ma per il sistema Paese nel suo complesso.

In genere non esprime giudizi sui valori portati avanti da ogni singolo esecutivo o dai singoli partiti. 

Il fatto che, in occasione dall’ultima assemblea nazionale, celebrata a Roma il 15 settembre ultimo scorso, abbia sentito l’esigenza di dedicare tempo ai temi dell’Europa e ai valori democratici, in parziale dissenso con l’esecutivo e soprattutto con alcuni componenti del medesimo, è quindi una novità.

Lo ha fatto con molta discrezione, come richiesto a un attore con un profilo para-istituzionale. Lo ha fatto chiamando a rileggere la trama dei fondamentali del sistema, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si è quindi tenuta lontana dalle polemiche di bassa lega, sul PIL, sul MES, sul PNRR o sulle modalità di gestione della legge di stabilità. E tuttavia ha mandato un chiaro messaggio al governo a proposito delle modalità di interazione con le autorità europee, con gli altri stati membri e con i partiti di altre nazioni che si apprestano alle elezioni della prossima primavera.

Il periodo delle vacche grasse è terminato e l’Europa affronta questioni spinose non solo dal punto di vista economico e finanziario, ma anche e soprattutto istituzionale. Deve decidere se rimanere un’associazione commerciale e valutaria di stati interdipendenti (ma sovranisti) oppure diventare una federazione seria, una potenza globale, capace di disegnare progetti di lungo termine per i propri cittadini e le proprie imprese, a prescindere dagli interessi delle singole comunità locali, e dialogare con India, Russia, Cina e Stati Uniti d’America alla pari.

Buona parte delle difficoltà dell’Italia dipende dall’incertezza del progetto europeo e Confindustria si permette di eccepire a proposito delle scelte di coloro che propongono valori e sistemi di alleanze (vedi Salvini con Le Pen o Meloni con Vox), che sono contrari alla costruzione di una Unione Europea più forte e strutturata. 

Questa posizione viene ripresa con enfasi dai quotidiani veneti vicini a Confindustria, ma anche da settori importanti della Lega. Anche questa è una novità. La linea di Salvini preoccupa non tanto per la destabilizzazione che introduce nel quadro elettorale, nazionale o regionale, quanto perché sposta l’asse dei fondamentali.

© Quotidiani Gruppo GEDI Nordest (19 settembre 2023)

Leave a Reply