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29 Ottobre 2022 ~ 0 Comments

Per 10 mila dollari in più

Davvero non ricordo l’ultima volta che ho usato i contanti per effettuare un pagamento. A parte i caffè. Piccoli artigiani che vengono a sistemare la caldaia, il meccanico che mi cambia le gomme, il giornalaio dai cui compro i giornali, i bolli, le bollette e altri servizi statali… Nessuno mi ha mai chiesto una banconota. Tutti usano il POS e non perdono tempo.

Idem per quanto riguarda la vendita dei miei servizi. Ho partita IVA e procedo all’invio delle fatture elettroniche, ricevendo l’accredito in conto delle somme pattuite con i clienti senza mai vedere un Euro in metallo e tanto meno in biglietti di carta da 100 o 500.

Come dovrei reagire di fronte alla proposta del governo Meloni di elevare a 10 mila Euro il limite dei pagamenti in contanti? Chi ha bisogno di un simile provvedimento? Vecchi pensionati che ritirano la pensione alle Poste, per provare l’ebrezza di una possibile rapina in stile Fantozzi? Giovani nuovi commercianti e professionisti interessati a bypassare il pizzo delle banche?

Facciamoci un’altra domanda: quando e in quali occasioni sentiamo il bisogno di usare il contante per regolare una transazione?

Per un trasferimento urgente tra componenti della stessa famiglia, per comprare un immobile a un prezzo superiore a quello del Catasto, per spese di viaggio in un paese straniero poco evoluto, per pagare gli straordinari a un dipendente prezioso. Che altro? D’altra parte non mi risulta ci siano controlli sui trasferimenti di fondi da conto a conto, entro i dieci mila Euro. Sopra quella cifra, per ragioni legate ai provvedimenti anti-riciclaggio, ogni trasferimento è invece doverosamente “tracciato”. 

Dunque?

Il riferimento al tema dell’anti-riciclaggio accende la discussione nelle file dell’opposizione, poiché il patto fiscale e previdenziale è al centro del dibattito sulle strategie economiche del futuro. Non mettere ostacoli all’iniziativa privata è cosa buona, ma perché strizzare l’occhio ai cittadini e agli imprenditori interessati a nascondere il vero significato delle loro transazioni? Quelli che preferiscono il nero? Che vantaggi ne hanno il sistema Paese e le future generazioni?

Se è educativo premiare il merito degli studenti, non ha senso usare la manica larga a favore dei genitori furbi o cialtroni. Può essere che la politica del governo rilanci l’economia (sommersa, che è già molto ampia nel nostro Paese), ma non serve a nulla dal punto di vista del debito. 

E, soprattutto, perché inserire questo problema tra le misure urgenti? 

Possiamo saperlo? Sono disponibili i sostenitori di questa proposta a venire a spiegarlo su questo giornale? E coloro che ne possono beneficiare, possono, per cortesia, farsi avanti e spiegare a chi non capisce, come me e come molti altri contribuenti, perché c’è urgente bisogno di far girare mazzette da diecimila, entro l’anno? 

© Quotidiani Gruppo GEDI Nordest (29 ottobre 2022)

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