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21 Gennaio 2021 ~ 0 Comments

La questione sollevata da Renzi

Adesso che il confronto parlamentare è (quasi) finito, possiamo chiederci quali siano le conseguenze della crisi di governo sul sistema paese. Molti riconoscono a Renzi il merito di aver sollevato una questione importante: che i soldi del Next Generation Fund rischiano di essere sprecati, se non cambia qualcosa nel merito e nel metodo di governo.

L’attuale esecutivo non è in grado di spiegare come intende investire le risorse rese disponibili dall’Europa in progetti di sviluppo che aumentino la produttività del lavoro e quindi diano ai giovani la concreta speranza di vivere bene e restituire i debiti, una volta cresciuti.

Il Next Generation Fund non “regala” risorse a fondo perduto, che l’esecutivo può “spendere” dal conto corrente a sua discrezione. Lo Stato italiano sta facendo debiti (in proprio e attraverso l’Unione Europea) e questi debiti devono essere restituiti. Così come stiamo ancora pagando i debiti accesi per finanziare la guerra in Abissinia (addizionale sulla benzina), i nostri figli dovranno pagare in futuro i debiti che Italia ed Europa stanno accendendo oggi, per battere la pandemia e ristrutturare il sistema economico del Vecchio Continente.

Per questa ragione il Next Generation Fund deve essere utilizzato al meglio, per investimenti produttivi e non per distribuire a pioggia “ristori” ai lavoratori autonomi (di oggi), cassa integrazione ai dipendenti (di oggi), reddito di cittadinanza ai drop-out del sistema (di oggi), quota 100 ai pensionati pre-maturi (di oggi). Trasfusioni ai morti, come Alitalia, ILVA, Autostrade, Monte dei Paschi, e distribuzioni di risorse, che non siano finalizzate a creare occupazione futura e reddito alto, sono uno spreco di denaro pubblico che peserà sulle future generazioni.

Il governo che esce da questa crisi dovrebbe saper dimostrare in che modo l’acquisto di monopattini e banchi con le rotelle aumenta l’efficienza degli ingegneri e dei futuri designer, così come l’impatto dei ristori sui consumi attuali, produce effetti visibili sul moltiplicatore. Idem per il MES. Servono progetti chiari per la salute, non acquisti di macchine. Progetti che riducano le probabilità di nuove epidemie e aumentino la qualità delle persone, mantenendole sane, motivate e con elevati livelli di benessere fisico e psicologico.

Il fallimento dell’attacco di Renzi e l’allargamento della maggioranza a responsabili senza idee e senza capacità costruttive, rende improbabile un esito positivo della crisi in corso. Mette in evidenza, inoltre, una seconda questione: se la politica non è capace di risolvere efficacemente i problemi del sistema paese e non sa affrontare la prolungata pandemia, nei conflitti tra stato centrale e regioni, solo una reazione seria e costruttiva della società civile può sventare il pericolo del declino.

© Quotidiani Gruppo Editoriale L’Espresso (21 Gennaio 2021)

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