Home » Prima pagina » Libero arbitrio e rimpallo delle responsabilità

12 Ottobre 2020 ~ 0 Comments

Libero arbitrio e rimpallo delle responsabilità

La posta in gioco tra Cina e Occidente è la leadership sulle tecnologie del futuro, ma anche e soprattutto sulle regole di governo dei grandi temi globali, come le pandemie e il cambiamento climatico.

In questa fase la Cina sembra essere un passo avanti, non solo perché sta sviluppando soluzioni competitive (rispetto a quelle offerte dai giganti USA) nel 5G, nei device telefonici e in molte applicazioni, ma anche e soprattutto perché sta vincendo, a mani basse, la sfida sul Coronavirus.

In Occidente abbiamo scommesso sulla responsabilità dell’individuo, mentre in Cina hanno scommesso sul ruolo della comunità. Sta a noi dimostrare che il senso di responsabilità degli individui, come cittadini e come elettori, è in grado di guidare il sistema verso un porto sicuro.

Quanto accade oggi in Italia, dopo la riapertura delle scuole, offre un quadro poco rassicurante.

Il governo ha stabilito regole ferree per la gestione del distanziamento sociale all’interno delle strutture scolastiche. Tuttavia non può intervenire sul distanziamento all’esterno, ad esempio alle fermate degli autobus, nelle strade davanti alle scuole e sui mezzi di trasporto (pubblici o privati che siano).


La corretta gestione delle regole sanitarie in questi spazi specifici dipende dal senso di responsabilità degli individui e delle istituzioni locali. I giovani e le famiglie sono responsabili dei contagi che avvengono sui mezzi privati e nelle aree di assembramento non sottoposte al controllo della polizia locale. I sindaci e gli amministratori del trasporto pubblico locale sono invece responsabili di quanto accade negli spazi e nei mezzi sottoposti alla loro giurisdizione.

Il prof. Burioni ha già alzato il dito contro famiglie e amministratori locali, più che contro i dirigenti scolastici, mentre alcuni esponenti della maggioranza hanno iniziato a ventilare la proibizione delle feste private, dopo la chiusura delle discoteche e la forte limitazione agli eventi sportivi.

Insomma, siamo al rimpallo delle responsabilità, in un sistema nel quale in virus continua a circolare, proprio perché tutti sono liberi di seguire il proprio arbitrio, autorizzati a pensare di possedere la conoscenza che serve a una buona auto-regolazione.

Disastro su tutti i fronti! Dobbiamo ammetterlo. Questa storia non funziona, né in Italia, né nel resto dell’Occidente democratico e liberista. Il senso di responsabilità e la conoscenza non sono distribuiti in modo uniforme, a dispetto di quanto previsto dalle costituzioni. E’ un dato di fatto. E dobbiamo riflettere su questa contraddizione, perché rischia di farci perdere noi stessi, e non solo la com-petizione con i cinesi.

O riusciamo a risolvere i nostri problemi, usando la libertà, oppure arriveremo a non credere più in noi stessi e nelle nostre istituzioni.

© Quotidiani Gruppo Editoriale L’Espresso (12 Ottobre 2020)

Leave a Reply