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23 Gennaio 2014 ~ 0 Comments

Vicenza – Nottingham

Timeo Danaos et dona ferentes, dicevano i latini. Che di tasse se ne intendevano. Temo il Comune e i portatori di doni, diciamo oggi noi italiani. Che di vessazioni burocratiche ce ne intendiamo. Temiamo le detrazioni offerte in materia di TARES, TASI, IMU, perché nascondono insidie.

La confusione è talmente grande che gli stessi CAF e i commercialisti non garantiscono la correttezza delle procedure. Di conseguenza, non garantiscono che le pratiche presentate siano regolari o che le detrazioni richieste siano esenti da contenzioso futuro, ravvedimenti operosi o altre grane della stessa specie.

In un paese nel quale le istituzioni sono “estrattive” per definizione, senza differenze tra stato centrale ed enti locali, la confusione può risultare letale. Per il cittadino.

Oltre al danno fiscale, alle code e al tempo speso per capire la norma, i cittadini onesti possono essere esposti alla beffa di dover restituire i benefici di legge in caso di inesattezze procedurali.

 

Nottingham

 

 

 

 

 

 

E’ già accaduto ai tempi dell’ICI. Anche su quella tassa erano garantite detrazioni ai proprietari di case, disponibili ad affittare gli immobili a equo canone. Alcuni ne hanno approfittato. Salvo trovarsi, dopo qualche anno, a dover restituire la detrazione richiesta. Per vizi di forma. Alcuni non avevano letto bene il regolamento e, in una postilla delle numerose pagine da “studiare”, avevano sottovalutato la procedura di comunicazione. Pur essendo teoricamente in diritto (pardon concessione) di pagare un’imposta ridotta, causa mancata comunicazione, non solo hanno perso il diritto previsto, ma hanno anche dovuto pagare gli “arretrati” con interessi di mora e, credo, qualche penale. Passando oltre tutto dalla parte dei malfattori.

In alcuni casi gli intermediari, commercialisti e CAF, si sono assunti la responsabilità dell’errore, e hanno contribuito alla maggiore spesa imprevista. Ma cosa accadrà in caso di errori su IMU aggiuntiva, TASI, TARES e contributi vari?

E’ solo un esempio paradossale. Ma in un paese in cui la certezza del diritto dipende più dalle procedure che dalla sostanza, più dall’abilità degli estensori dei regolamenti che dalle dichiarazioni dei governanti, non ci sono giudici di pace o mediatori che tengano. Dura lex, sed lex. Tocca pagare… e basta! Vicenza come Nottingham.

Nella confusione di questi giorni c’è da chiedersi, seriamente, quale sarà il bilancio finale tra costi e benefici dell’attuale tornata fiscale. Alla fine, per quattro soldi, potrebbe anche risultare che non è valsa la pena di mettere a soqquadro l’Italia.

 

Pubblicato su Il Giornale di Vicenza del 23 Gennaio 2014 (© Il Giornale di Vicenza)

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