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30 Novembre 2013 ~ 0 Comments

Vicenza – Quartiere senza infrastrutture

L’intervista a Mauro Fabris e i commenti dell’assessore Ciambetti sulla situazione delle autostrade evidenziano la condizione di oggettiva difficoltà in cui si trova il territorio vicentino. Una logica troppo “provinciale”, la mancanza di una visione metropolitana e l’assenza di una conseguente strategia di alleanze ci sta portando in un vicolo cieco.

Dum Vicetiae consulitur… Verona e Padova hanno costruito due “capolinea” importanti a est e a ovest della provincia, che riducono necessariamente Vicenza al rango di quartiere periferico, senza stazioni e grandi fermate.

A ovest, il Quadrante Europa sta consolidando il ruolo di “hub” ferroviario per il nord Italia, integrato al trasporto su gomma. Nell’Europa del 20-20-20 avrà ancora maggiore importanza, grazie al tunnel del Brennero. E per questa ragione attira le grandi imprese globali di logistica più di Brendola, Vicenza e Bassano. E trova un facile accordo con Modena e Trento.

A est la situazione è analoga. Gli scambi, cresciuti a dismisura verso i Balcani, hanno trovato nell’Interporto di Padova uno “snodo” fondamentale. I flussi di traffico deviano a nord-est, abbandonando la Valsugana, verso un sistema Alto Adriatico che rafforza ogni giorno di più la propria funzione di porta nord-orientale, via Tarvisio e Lubiana. In accordo con Padova.

Sic rebus stantibus… il Vicentino è relegato nella condizione di “terra di mezzo”. Quartiere poco vivibile e competitivo se non migliora la mobilità interna, se non consolida le dorsali di alta capacità est-ovest (Pedemontana e asse centrale), se non rompe l’isolamento con il Trentino.

Autostrada

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le nostre imprese e i nostri distretti lavorano in catene del valore con tempi stretti. Hanno bisogno di far correre i camion e le auto verso nord e verso est il più rapidamente possibile, senza rotture di carico e tempi morti. Hanno bisogno di alleati e mediatori.

Chi le aiuta a pianificare le infrastrutture e i contatti di cui hanno bisogno?

Non la Provincia, che adesso scompare e ha giocato finora una partita perdente nella guerra con Trento sui diritti di passo. Non la Regione, che sembra paralizzata da mille vincoli. Non le società autostradali, che si preoccupano di sopravvivere, fuori dalla regole del mercato.

Le aggregazioni tra comuni, in forma di unione o altro di simile, potrebbero giocare un ruolo cruciale. Ma i campanili e la mancanza di una visione “moderna” minacciano gli sforzi dei mediatori più coraggiosi e lungimiranti. Presenti in forze nell’area Pedemontana.

La mancanza di una visione “metropolitana” e di una politica di alleanze rischia di essere il vero punto debole del Vicentino, che impedisce oggi ai cittadini e alle imprese di ottenere soluzioni coerenti.

 

Pubblicato su Il Giornale di Vicenza del 30 Novembre 2013 (© Il Giornale di Vicenza)

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