Home » Prima pagina » Letture di fine estate

19 Agosto 2013 ~ 0 Comments

Letture di fine estate

Un suggerimento per l’ultima settimana d’estate. Leggetevi Andrea Camilleri, La rivoluzione della Luna, edito da Sellerio.

Camilleri scrive storie. Conta frammenti di vita. Tocca le corde del nostro inconscio collettivo. E’ sintonizzato sui canali più popolari della televisione, del teatro, del cinema. Racconta di personaggi inventati. Ma sono uomini e donne che conosciamo bene. Parla di “politica” e di “società”. Contestualizza i suoi personaggi in uno schema (una struttura narrativa) facilmente riconoscibile e, solitamente, istruttivo. Per questo Camilleri ha successo.

Il suo nuovo soggetto è ambientato in Sicilia, alla fine del ‘600. Parla del conflitto tra poteri, all’interno del vicereame di Spagna. Ed è suggerito da un fatto vero. Dalla breve reggenza di una donna. Fatto straordinario e inconsueto, non solo per l’epoca, ma anche per i giorni nostri.

Nel 1677 Eleonora di Mora diventa Viceré della Sicilia, per volere testamentario del marito, morto precocemente. Camilleri ne approfitta per un volo di fantasia e di saggezza.

Nella sua ricostruzione Eleonora produce risultati prodigiosi. In poco tempo. Dimostra una sorprendente capacità di entrare nel ruolo di “capo del governo” e di inventare riforme strutturali. Trasforma la vita politica, espelle amministratori corrotti, costruisce atti legislativi di grande portata. Alla fine lascia un segno indelebile nel territorio e nel ricordo dei cittadini.

Quello che colpisce della storia di Camilleri sono i dettagli nelle scelte della protagonista. Scelte “machiavelliche”, che tengono conto delle forze in campo, delle esigenze di consenso, di ciò che deve esser reso pubblico e di quanto invece non deve trasparire, in “politica” come in qualsiasi altra vicenda umana.

Per una volta non sono d’accordo con Camilleri. Mi aspettavo un epilogo diverso. Tanto è realistico il modo di procedere di Eleonora, tanto rocambolesche le circostanze della sua ascesa al potere e della sua capacità di dominare nemici potenti, quanto “miracoloso e irrealistico” l’esito del suo lavoro.

Con un finale diverso, più crudo e meno consolante, Camilleri avrebbe consegnato ai lettori l’occasione per riflettere più approfonditamente sulla difficoltà del “governare” (bene).

Camilleri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In ogni caso penso che il testo di Camilleri possa essere utile come manuale di Educazione Civica per le superiori. E’ stimolante soprattutto per chi si accinge a interpretare la vita “politica” del paese, a scegliere una carriera di studi universitari e a trovare un posto in società.

Leave a Reply