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30 Luglio 2013 ~ 0 Comments

Why to live in the Alto Vicentino district? Perché vale la pena di vivere e lavorare nell’Alto Vicentino?

The makers’ land. Il distretto del fare. Alto Vicentino is a world class platform for the new manufacturing in North East Italy. Valdagno, Schio, Thiene e gli altri comuni dell’Alto Vicentino sono una piattaforma ideale per la nuova manifattura digitale del Nordest italiano. In passato sono stati la culla della prima industrializzazione. Oggi sono un territorio chiave per il movimento internazionale del makers. Today these comuni are a key station of the makers international movement.

Here is a convincing explanation (Italian only). Ecco una spiegazione plausibile.

 

Perché vale la pena di vivere, studiare, fare impresa a Valdagno, Schio o Thiene, invece che in un qualsiasi altro posto del mondo?

A questa domanda migliaia di giovani dell’Alto Vicentino danno una risposta convincente ogni mattina. Altrimenti Valdagno, Schio, Thiene sarebbero città di pensionati, senza aziende, senza ritrovi e senza ragazzi per le strade.

Il mondo è sempre più piatto, sempre più piccolo e la possibilità di muoversi verso ambienti diversi da quello in cui si è nati è sempre più forte.

Una volta migrare era un atto eroico e traumatico. Unico nella vita. Portava a tagliare le radici, interrompere flussi di relazioni e contatti, cambiare passaporto. Oggi si migra tutti i giorni, senza tanti problemi, senza cambiamenti traumatici, come condizione normale della vita. Si studia in grandi università lontano da casa, in Italia e all’estero, si lavora presso aziende diverse, cambiando spesso progetti, amici e colleghi. Poi si torna a casa, perché anche in vallata ci sono progetti importanti.

Frequentare ambienti diversi nel corso della stessa settimana o della stessa giornata non interrompe il flusso, gli affetti, i contatti. Il tempo speso a Milano, Londra, New York ha valore quanto quello speso a Valdagno, Schio, Singapore, Hong Kong. C’è un filo logico che unisce questi ambienti diversi. E’ nella mappa mentale dei giovani in movimento, che attraverso quel filo costruiscono la propria identità, diventando cittadini del mondo.

La vita di oggi è “movimento”. Molto più di una volta. Le valli e le contrade, la Città Sociale si alternano ai grattacieli di Milano, al tube di Londra, alle highways americane, senza soluzione di continuità. I muri alti delle vecchie fabbriche di Sesto e Lambrate, i docks del Tamigi fanno da sfondo agli atelier del design o della moda esattamente come il muro della Marzotto a Valdagno o la Fabbrica Alta di Schio.

Dunque la risposta è semplice. Vivere e lavorare a Valdagno e nell’Alto Vicentino è parte del flusso. In questo quartiere della metropoli diffusa del Veneto ci sono persone e progetti interessanti, cose da fare, giochi di squadra, che aiutano a diventare cittadini del mondo. Sulla frontiera, in contatto costante con l’innovazione globale, con il movimento internazionale del fare.

MO.VI.TE (MObilitazione dei VIcentini per il TErritorio) è un progetto che vuole dare “senso” all’Alto Vicentino come stazione riconosciuta nel circuito internazionale del fare. Se c’è un difetto del nostro territorio è quello di non comunicare adeguatamente all’esterno la propria identità (“distretto del fare” tecnologico e produttivo). A questo punto, un gruppo di giovani (e meno giovani) in “movimento” ha deciso di concorrere a risolvere il problema, una volta per tutte.

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