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30 Marzo 2013 ~ 0 Comments

Napolitano’s “European” scheme – La soluzione “europea” di Napolitano

Napolitano outlines a European solution for the Italian institutional crisis. The framework proposed by the Italian President of the Republic is composed by the following elements:

–       a government that guarantees the respect of the agreements undersigned with the European authorities and political economy decisions in line with markets expectations

–       a Parliament that focuses its attention to institutional reforms and electoral rules, in line with citizens claim

–       a group of facilitators that organise the Parliament agenda, in order to solve the problems unattended by the past legislature.

The Monti’s government can proceed to reassure Europe and the markets, even though the present Premier lost part of his credibility on the domestic front. It’s a “technical” government, not invading Parliament’s prerogatives.

Members of Parliament can take all the time needed for designing a shared reforms schedule. Italian Parliament is transformed in a sort of constituent body, charged with the responsibility of envisioning the pillars of a possible Third Republic.

Facilitators may be useful for “drafting” a feasible agenda for an “anomalous” constituent debate, in a Parliament composed by new members and heterogeneous groups, unable to find a common language.

Napolitano’s scheme faces the present ontological uncertainty of Europe. Italy, like other countries, has to shift part of it’s sovereignty and undertake a modernisation process in line with the new European framework.

Thanks to Napolitano’s scheme, by transforming a weakness in strength, Italy can indicate an exemplar solution to Europe.

 

Napolitano

 

 

 

 

 

 

Napolitano propone una soluzione “europea” alla crisi istituzionale dell’Italia. Gli elementi che compongono lo schema proposto dal Presidente della Repubblica sono i seguenti:

–       un governo che garantisce il rispetto degli accordi sottoscritti con la UE e delle decisioni di politica economica che rassicurano i mercati

–       un Parlamento che si concentra sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale, per recuperare il consenso dei cittadini

–       un gruppo di facilitatori che organizzano il dibattito parlamentare, per risolvere i nodi lasciati intatti dalla passata legislatura.

Il governo Monti può continuare a garantire la fiducia dell’Europa e dei mercati, nonostante il Presidente del Consiglio abbia perso credibilità sul fronte interno. E’ un governo tecnico e non invade le prerogative del Parlamento.

Il Parlamento si prende il tempo necessario per definire un programma condiviso di riforme accettabili da tutti. Diventa una sorta di assemblea costituente “in fieri” che può cominciare a delineare il profilo della Terza Repubblica.

I facilitatori possono essere utili per “istruire” la pratica complessa di un dibattito costituente “anomalo” in un Parlamento composto di neofiti e di gruppi eterogenei, che non trovano un linguaggio comune.

Lo schema di Napolitano interpreta l’incertezza ontologica europea. Il nostro paese, come altri, da un lato deve perdere di sovranità, dall’altro deve modernizzarsi in relazione al nuovo quadro europeo.

Facendo di necessità virtù, lo schema di Napolitano può indicare una soluzione esemplare per l’Europa.

 

 

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