Home » Prima pagina » Mancano i soldi per la Terza Ondata

18 Novembre 2020 ~ 0 Comments

Mancano i soldi per la Terza Ondata

Il ministro Gualtieri mette le mani avanti. Se arriva la Terza Ondata non ci sono i soldi per l’emergenza. Le casse del sistema paese, già vuote prima dell’epidemia, nonostante gli sforzi della BCE, continuano a essere sempre più vuote. C’è la concreta possibilità che il governo italiano (qualsiasi governo si badi bene) non abbia i soldi per pagare stipendi e pensioni, nei primi mesi del prossimo anno, se arriva la Terza Ondata.


Già è successo una volta, nel 1992, che il governo centrale dovesse bloccare i conti correnti, per avere la liquidità necessaria a far fronte agli impegni di cassa. Quella volta non avevamo l’ombrello protettivo dell’Euro e abbiamo fatto ricorso ai prestiti della Germania. Speriamo non succeda di nuovo, ma la caduta del reddito di quest’anno, la riduzione del gettito fiscale e i ristori della Prima e Seconda Ondata, stanno producendo una situazione di rischio finanziario nel 2021.

Come nel caso della pandemia, le autorità di governo tendono a minimizzare, ma il sistema può andare fuori controllo con grande rapidità.

Il nostro sistema paese è fortemente sbilanciato verso redditi improduttivi. Finora è riuscito a compensare lo squilibrio strutturale, grazie alle esportazioni di manifattura e turismo. Ma, se questi motori dell’economia vanno in avaria, nell’arco di pochi mesi, può implodere. Senza ripresa delle attività, non ci sono risorse sufficienti per garantire il reddito di cittadinanza, le pensioni e le spese correnti dell’amministrazione pubblica “improduttiva”. Figuriamoci se, invece di usare i soldi del Recovery Fund per investimenti “produttivi”, il governo italiano (inteso in senso lato, regioni incluse) dovesse nazionalizzare Alitalia, Ilva, Autostrade e Monte dei Paschi.

Finora ce la siamo cavata senza grossi problemi, grazie al fatto che la BCE ha continuato ad acquistare titoli del nostro debito pubblico. Germania consenziente. Tuttavia, c’è un limite a tutto. L’immensa massa di liquidità in circolazione, rischia di produrre effetti inflazionistici che i tedeschi temono più della peste. Non può crescere all’infinito. E soprattutto deve essere convogliata, questo è il vero vincolo “politico” del fondo straordinario, sugli investimenti “produttivi”: larga banda, riorganizzazione del sistema sanitario e della scuola, infrastrutture per Industria 4.0 ed economia circolare.

La prossima legge di bilancio deve tenerne conto, impegnando maggioranza e opposizione a un accordo. Ad esempio, per una trasparente contabilità delle spese e un pool di commissari nel Recovery Fund. Che interesse ha l’opposizione a mandare in buca il governo, per trovarsi, tra qualche mese o qualche anno, con un cerino ardente in mano?

E’ l’ultimo treno per il sistema Italia. Vediamo di prenderlo, evitando così un lockdown economico e finanziario, definitivo e tombale.

© Quotidiani Gruppo Editoriale L’Espresso (18 Novembre 2020)

Leave a Reply